Lo Stato è tornato e in maniera prepotente. L’emergenza coronavirus, che ha rimesso al centro del dibattito politico l’opportunità di massicci interventi pubblici a sostegno di un’economia in declino, ha soltanto accelerato una tendenza già in atto. Eppure il capitalismo e la democrazia liberale sembravano essersi… massimo.demuro@iltrovalibri.it

Contro il sovranismo economico.
Storia e guasti di statalismo, nazionalismo, dirigismo, protezionismo, unilateralismo, antiglobalismo (e qualche rimedio)
di Alberto Saravalle – Carlo Stagnaro
pubblicato da Rizzoli
18,00

Lo Stato è tornato e in maniera prepotente. L’emergenza coronavirus, che ha rimesso al centro del dibattito politico l’opportunità di massicci interventi pubblici a sostegno di un’economia in declino, ha soltanto accelerato una tendenza già in atto. Eppure il capitalismo e la democrazia liberale sembravano essersi imposti come ultimo orizzonte possibile. La loro progressiva diffusione,  alimentata dall’apertura dei mercati su scala globale e dall’unificazione europea,  ha promosso benessere e prosperità ovunque. Ma ha anche costretto i sistemi economici ad adattarsi a profonde e radicali trasformazioni. Le cose sono cambiate a partire dalla crisi finanziaria del 2007-2008. Da allora, una larga parte dell’opinione pubblica, impoverita e spaventata dal futuro, ha cominciato a invocare chiusura e protezione. I movimenti populisti e sovranisti hanno subito intercettato questo malessere, facendosene portavoce. È una galassia ideologica molto eterogenea, ma a ben guardare i proclami dei loro leader – da Salvini a Meloni, da Orbán a Le Pen – sono sempre gli stessi: più Stato, meno Europa, avversione al commercio internazionale, protezione dei campioni nazionali costi quel che costi (il caso Alitalia vi ricorda qualcosa?), allergia alla concorrenza.Con competenza e sguardo lucido, Saravalle e Stagnaro forniscono un’ampia ricognizione delle diverse politiche economiche sovraniste, raggruppandole sotto una serie di -ismi – statalismo, nazionalismo, dirigismo, protezionismo, unilateralismo, antiglobalismo – e ci ricordano che non sono affatto parole nuove, come certe forme di esasperata propaganda vorrebbero farci credere. Si tratta, in realtà, di ricette vecchie e fallimentari, già sperimentate negli ultimi decenni, che hanno dimostrato di avere un solo tratto in comune: producono sempre risultati opposti a quelli desiderati. Contro il sovranismo economico ci offre non solo un’analisi accurata della crisi economica e valoriale che stiamo attraversando, ma anche una serie di risposte concrete per uscirne, questa volta davvero, migliori di prima.

AUTORI
Alberto Saravalle è professore di Diritto dell’Unione europea nell’Università di Padova. È stato fra i fondatori e presidente di uno dei principali studi legali italiani. È consigliere giuridico del ministro per gli Affari europei. Ha conseguito un master all’Università di Cambridge e uno alla Yale Law School (Fulbright Scholar). Scrive editoriali per numerosi giornali. Suoi articoli sono stati pubblicati, tra gli altri, su Il Corriere della Sera, La Repubblica-Affari e Finanza, Il Sole 24 ore, The Wall Street Journal.

Carlo Stagnaro è direttore dell’Osservatorio sull’economia digitale dell’Istituto Bruno Leoni. Tra il 2014 e il 2018 ha ricoperto diversi incarichi presso il Ministero dello Sviluppo economico. È editorialista dei quotidiani Il Foglio e Il Secolo XIX e membro della redazione delle riviste Energia e Aspenia. Nel 2018 ha curato il volume collettaneo Cosa succede se usciamo dall’euro? (IBL Libri, 2018). La sua ultima monografia è Power Cut? How the Eu Is Pulling the Plug on Electricity Markets (Institute of Economic Affairs, 2015). Assieme a Carlo Amenta e Serena Sileoni conduce il podcast settimanale Leoni Files. È su Twitter: @CarloStagnaro.