Le più recenti vicende dell’Italia osservate e vissute da Paolo Savona in qualità di Ministro degli Affari europei e di presidente della Consob. La sua interpretazione è che la politica monetaria ha assunto la guida del mercato finanziario, permettendo alla politica fiscale di spingersi oltre i suoi limiti, anche attraverso l’espansione dell’indebitamento pubblico. L’inversione… massimo.demuro@iltrovalibri.it

Illuminismo economico
Sapere aude: il risveglio della ragione per uscire dalla crisi
di Paolo Savona
Rubbettino Editore
€ 14,00

Le più recenti vicende dell’Italia osservate e vissute da Paolo Savona in qualità di Ministro degli Affari europei e di presidente della Consob sono raccontate in questo nuovo lavoro che si può considerare un’appendice ai due precedenti pubblicati da Rubbettino su La fine del laissez-faire e della liberal-democrazia (2016) e sulle sue Memorialia e moralia di mezzo secolo di storia (2018). La sua interpretazione è che la politica monetaria ha assunto la guida del mercato finanziario, permettendo alla politica fiscale di spingersi oltre i suoi limiti, anche attraverso l’espansione dell’indebitamento pubblico. L’inversione eterodossa delle due politiche si era già delineata dopo la crisi finanziaria globale del 2008, ma ha assunto una chiara connotazione strutturale, forse irreversibile, a seguito dell’esplosione della pandemia sanitaria Covid-19. L’Unione europea e, nel suo ambito, l’Eurosistema hanno recepito e rafforzato i contenuti “non convenzionali” delle due politiche avviate dagli Stati Uniti, muovendo da quella intrapresa dalla Banca centrale europea nel 2012 e integrata quest’anno da quella fiscale con il Recovery fund (Next generation EU); queste decisioni, molto tormentate, rappresentano la vera novità dell’Unione, abbattendo, tra l’altro, l’opposizione alla mutualizzazione del debito tra Stati membri. L’A. ricorda che i due vizi di fondo del Paese sono l’assistenzialismo e il rispetto opzionale della legge e sottolinea il pericolo che il nuovo regime monetario e fiscale, permettendo l’esistenza di moneta e di pranzi gratis, possa impedire che le abbondanti risorse disponibili si indirizzino verso gli investimenti e vadano invece spese in assistenza generalizzata, salvataggi di imprese decotte e riaffermazione delle partecipazioni statali, rivitalizzando le spinte sociali in questa direzione presenti nella cultura del Paese, mai assopitesi. Tenendo conto dei profondi mutamenti epocali in atto, l’A. sollecita la costituzione di una Consulta pubblica di esperti che proponga al governo e al Parlamento un’architettura istituzionale adeguata ad affrontarli e suggerisce le azioni di breve periodo da continuare o intraprendere per raggiungere gli obiettivi strategici scelti.

AUTORE Paolo Savona Professore emerito di Politica economica. Fino alla vincita del concorso a cattedra è stato direttore al Servizio Studi della Banca d’Italia e ha fatto parte del gruppo di lavoro che ha elaborato il primo modello econometrico dell’economia italiana. Ha trascorso un periodo di studio al MIT di Boston e presso la Special Studies Section del Board of Governors della Federal Reserve di Washington. Ha condotto ricerche sulla creazione monetaria internazionale, sul mercato dei derivati, sui divari di produttività Nord-Sud e sul funzionamento dell’euro. Ministro dell’Industria nel Governo Ciampi, è stato Segretario generale per la Programmazione economica, Capo del Dipartimento per le Politiche Comunitarie e Coordinatore del Comitato Tecnico per la Strategia di Lisbona, che ha redatto il Piano Italiano per la Crescita e l’Occupazione 2005-2010. È stato Direttore generale della Confindustria, Presidente del Credito Industriale Sardo, Amministratore delegato della BNL, vice presidente di Capitalia, Presidente di Unicredit Banca di Roma e per due volte Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.