È la conchiglia della Venere del Botticelli. Dalla sua comparsa, 25 milioni di anni fa in Europa sulla costa atlantica, la conchiglia di San Giacomo non ha mai smesso di affascinarci: ne parla Aristotele,la conchiglia di San Giacomo, con i segreti della sua biologia e della… massimo.demuro@iltrovalibri.it

Storia della conchiglia pellegrina
di Laurent Chauvaud
add Editore
€ 16,00

Dalla sua comparsa, 25 milioni di anni fa in Europa sulla costa atlantica, la conchiglia di San Giacomo non ha mai smesso di affascinarci: ne parla Aristotele, è la conchiglia della Venere del Botticelli; nel medioevo era molto diffusa in Bretagna e Galizia dove si trova il santuario di Compostela: alla fine del viaggio i pellegrini ne prendevano una da mettere al collo o da appendere al bastone come ricordo. Il libro di Laurent Chauvaud, biologo marino, è la storia di una ricerca scientifica ispirata dalla bellezza della natura, rilanciata dal caso, guidata dagli incontri. Al centro c’è la conchiglia di San Giacomo, con i segreti della sua biologia e della sua chimica, la bellezza del suo canto misterioso. Nei solchi che la segnano si legge un calendario biologico in cui il rosso vermiglio corrisponde agli inverni più freddi e l’amaranto a quelli più miti. Ma cos’altro custodisce? Come ha imparato ad archiviare le informazioni sommerse nelle profondità del mare e del tempo, diventando la sentinella del nostro pianeta e dell’oceano?
Dal cuore del suo laboratorio nel Finisterre all’Antartide, passando per la California, la Norvegia, l’Artide, l’Africa, la Nuova Zelanda, Chauvaud ci racconta di una scienza che si mette in ascolto, e della serendipità, la parola chiave per capire la bellezza di trovare ciò che non si cerca.
Questo libro è un viaggio di esplorazione in fondo al mare e il racconto di come il caso possa portare a scoperte inattese.

AUTORE Laurent Chauvaud è biogeochimico, ecologo, direttore di ricerca al CNRS al Laboratorio delle scienze e dell’ambiente marino (LEMAR), ricercatore all’Istituto Universitario Europeo del Mare (IUEM) e dellʹUniversità della Bretagne Occidentale (UBO).