Canzoni
di Roberto Vecchioni, Massimo Germini, Paolo Jachia
Bompiani Editore
€ 18,00
“Non è un’opera, non è un film, non è un romanzo; somiglia più propriamente a un quadro o a un racconto breve. È un’annotazione, la fotografia di uno stato d’animo, un’urgenza descrittiva che ti pulsa dentro e non puoi fare a meno di liberare. È la forma canzone”: Roberto Vecchioni parte da qui, dal “pezzo chiuso” che fin dai tempi antichi si chiama canzone e ha raccolto in sé le emozioni intime e i racconti corali dell’umanità. E poi allarga lo sguardo, percorre la lunga strada che la canzone ha compiuto nei secoli, fino ad arrivare al Novecento, al cabaret, al Club Tenco, alle “canzoni d’urgenza” scritte per altri, allo “sgattaiolare tra i sentimenti comuni” che tante canzonette portano dentro di sé ma anche al fuoco dell’ispirazione che è fatica, ossessione, amorosa dedizione. Questo libro racchiude la densissima riflessione di Roberto Vecchioni sulla canzone e sul suo inestricabile intrecciarsi con la vita, e al tempo stesso è una preziosa autoantologia dei testi più significativi di cinquant’anni di musica. Ad accompagnare la voce di Vecchioni ci sono Massimo Germini – suo storico chitarrista – e Paolo Jachia, docente di Semiotica a Pavia dove Vecchioni ha tenuto alcuni cicli di lezioni. Dentro i miti, gli inganni, gli amori di canzoni che abbiamo ascoltato con emozione impariamo a scorgere la poetica musicale e letteraria, il lavoro nell’ombra del poeta che anche quando il buio si fa fitto non rinuncia a trovare parole per cantare.
Autori
Roberto Vecchioni (Milano, 1943) è uno dei maestri della canzone d’autore in Italia. È stato professore di greco e latino per molti anni, oggi insegna Forme di poesia in musica all’Università di Pavia. Ha pubblicato più di venti album con milioni di copie vendute, ed è anche autore di libri di successo, di cui ricordiamo tra i più recenti La vita che si ama. Storie di felicità (Einaudi, 2016) e Lezioni di volo e di atterraggio (Einaudi, 2020). È l’unico artista ad aver vinto il Premio Tenco (1983), il Festivalbar (1992), il Festival di Sanremo (2011) e il Premio Mia Martini della critica (2011).
Massimo Germini (Milano, 1962), chitarrista e compositore, cultore della musica italiana d’autore, suonatore di strumenti etnici a corda, ha lavorato con artisti quali Roberto Vecchioni, Grazia Di Michele, Rossana Casale, Kaballà, Nicola Di Bari, Van De Sfroos, Susanna Parigi, Cecilia Chailly, Giorgio Faletti e molti altri.
Paolo Jachia (Milano, 1958), professore di Semiotica e teorie del linguaggio e di Semiotica della letteratura e delle arti all’Università di Pavia, conduce anche un seminario sull’industria culturale contemporanea presso l’Università Bicocca di Milano.
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