Dov’eri, Adamo?
Heinrich Boll
Mondadori Libri
€ 13,00
Già autore di testi narrativi che ne rivelano precocemente il talento, tra tutti Il treno era in orario (1949) e Viandante se giungi a Spa (1950), nel 1951 Heinrich Böll pubblica il suo primo romanzo, Dov’eri, Adamo? Con un linguaggio volutamente scarno, quasi biblico, in nove capitoli che sono altrettanti “quadri”, l’autore riferisce le esperienze del tenente della Wehrmacht Feinhals nella fase conclusiva della Seconda guerra mondiale. Böll mette in scena – con un crudo realismo, che molto deve all’arte espressionista – il progressivo abbrutimento di questo ingenuo architetto tedesco e l’infrangersi del suo sogno di catarsi attraverso l’amore per Ilona, che morirà in un campo di sterminio. Dai sanguinosi combattimenti sul fronte orientale al genocidio del popolo ebraico, fino ai bombardamenti sulle città tedesche, rivive in presa diretta la grande tragedia del disfacimento del Terzo Reich; i diversi episodi, tutti collegati dalla figura di Feinhals (l’Adamo del titolo, l’uomo per antonomasia), sono raccontati dal punto di vista dei personaggi che incrociano, direttamente o indirettamente, la sua strada: superiori, commilitoni, la padrona di un’osteria, Ilona stessa.
Il risultato è un libro visionario, innovativo, stratificato e ricco di rimandi, che travolge e spiazza il lettore con il suo vortice emotivo, creato dal sovrapporsi delle vicende, nella nuova traduzione di Anna Ruchat. Un’opera che sorprende per il coraggio con cui, a pochi anni dal termine del secondo conflitto mondiale, indaga senza pudori le responsabilità della Germania e di ogni singolo uomo, soldato o civile, nella follia, nell’orrore e nella crudeltà della guerra e dello sterminio.
Autore Heinrich Böll (Colonia 1917 – Bonn 1985), premio Nobel per la letteratura nel 1972, è uno dei maggiori scrittori della letteratura tedesca del secondo Novecento. Conosciuto per i racconti di Il treno era in orario (1949), Viandante, se giungi a Spa… (1950), Il pane dei verdi anni (1955), i romanzi E non disse nemmeno una parola (1953), Opinioni di un clown (1963) e L’onore perduto di Katharina Blum (1974), Böll ha affiancato all’attività di narratore un forte impegno politico e sociale.
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