martedì 12 novembre 2024

Noblesse Oblige

Noblesse Oblige
di Vanzina Enrico
HarperCollins Publishers

«Il Principe Ascanio della Scaletta ha uno dei titoli nobiliari più antichi e importanti d’Italia, e uno splendido palazzo nel centro di Roma. Peccato che, all’alba del Capodanno del...»

Il Principe Ascanio della Scaletta ha uno dei titoli nobiliari più antichi e importanti d’Italia, e uno splendido palazzo nel centro di Roma. Peccato che, all’alba del Capodanno del 1980, gli siano rimasti soltanto i ricordi, e poco altro. Può però contare su Gegé, maggiordomo napoletano di infinite risorse, che, a dispetto degli stipendi che arrivano a intervalli assai poco regolari, ha giurato fedeltà eterna alla casata della Scaletta. Gegé, infatti, pacato ma assai astuto, non si arrende alla decadenza e conduce Ascanio in un’eccentrica caccia al tesoro attraverso l’Italia, tra orrende – ma facoltose – lontane cugine maremmane, e ricchissime – ma irrimediabilmente zotiche – figlie di palazzinari conosciute a Cortina. E se la via italica al risanamento delle finanze nobiliari risulterà troppo impervia, forse un viaggio sulla East Coast, con cene sontuose e incontri con vedove tanto abbienti quanto attempate, potrebbe riservare ad Ascanio e Gegé la fortuna che la patria non riserva ai suoi profeti. Il maestro della commedia all’italiana degli ultimi quarant’anni, Enrico Vanzina, ha scritto, con l’ironia e la grazia che gli sono consuete, il suo primo romanzo comico: attraverso gli occhi e le peripezie di un’indimenticabile coppia di protagonisti, fa rivivere l’Italia dei primi anni Ottanta, con le sue buffe velleità e le sue dolci speranze. Riportando alla mente del lettore la saga di Jeeves e i film di Totò, senza dimenticare ovviamente le vacanze natalizie, Noblesse oblige è uno dei romanzi più divertenti mai pubblicati in Italia e si inserisce a pieno titolo tra i libri dei maestri, ahimè troppo pochi, della comicità letteraria del nostro paese, da Giovannino Guareschi ad Achille Campanile.

Enrico Vanzina, figlio del grande regista Steno, uno dei fondatori della commedia italiana, vive nel mondo del cinema sin da quando è nato. Nel 1976 ha iniziato a scrivere sceneggiature e da allora ha collaborato con i maggiori esponenti del nostro cinema. Nel corso degli ultimi quarant’anni ha firmato, insieme al fratello Carlo, alcuni dei più grandi successi al botteghino italiano. Ha realizzato anche moltissime fiction televisive. Ha vinto il Nastro d’argento, la Grolla d’oro, il Premio De Sica e il Premio Flaiano. Ma il cinema e la tv non sono la sua unica occupazione. Ha collaborato con il Corriere della Sera e scrive come editorialista su Il Messaggero. Ha pubblicato diversi libri, tra cui i recenti “La sera a Roma” (Mondadori, 2018) e “Mio fratello Carlo” (HarperCollins, 2019).

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