Le radici di un grande problema politico contemporaneo
La complessa evoluzione delle teorie sulla razza e il loro impatto devastante sulla storia umana
di Andrea Graziosi
Il Mulino editore
«Il fatto che siano gli individui a riconoscersi anche orgogliosamente come appartenenti a una razza o a un gruppo di discendenza, non rende il concetto meno falso e pericoloso. Il passo dall’umanità alla bestialità è breve...»
Andrea Graziosi traccia il percorso che ha portato, dall’età antica ai nostri giorni, allo sviluppo del concetto di razza e a leggere la storia come lotta tra popoli e razze, costellata da guerre e genocidi. E oggi? Nel mondo la razza è tornata. Prepotentemente, come colore della pelle, e spesso come rivendicazione identitaria. Il fatto che siano gli individui a riconoscersi anche orgogliosamente come appartenenti a una razza o a un gruppo di discendenza, non rende il concetto meno falso e pericoloso. Il passo dall’umanità alla bestialità è breve, soprattutto nei periodi di crisi come quello che stiamo attraversando. La politica saprà mettere in circolo i giusti anticorpi e ribadire l’unità di una specie umana arricchita da differenze in continua evoluzione o verrà travolta da questo ritorno?
Andrea Graziosi insegna Storia contemporanea nell’Università di Napoli Federico II, è uno dei maggiori esperti di storia sovietica, ucraina e dell’Europa orientale. Con il Mulino ha pubblicato: «Guerra e rivoluzione in Europa 1905-1956» (2002), «L’Unione Sovietica in 209 citazioni» (2006), «L’università per tutti» (2010), «L’Urss di Lenin e Stalin» (nuova ed. 2010), «L’Urss dal trionfo al degrado» (nuova ed. 2011), «L’Unione Sovietica. 1914-1991» (2011), «Grandi illusioni» (con G. Amato, 2013), «Lingua madre» (con G.L. Beccaria, 2015), «Il futuro contro» (2019) e «Occidenti e modernità. Vedere un mondo nuovo» (2023).
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