martedì 13 maggio 2025

Divina!

Divina!
di Tommaso Zorzi
Mondadori libri

«Venezia, è il 1913 e questa donna è la “Divina Marchesa” Luisa Casati Stampa. La sua missione è una sola: trasformare la propria vita in un’opera d’arte...»

“Avvolta in un mantello di broccato rosso. Bordi in pelliccia di foca. Fortuny, giusto per. E per chi non sa di cosa sto parlando, mi spiace ma non sempre sono comprensibile alle classi subalterne. In testa un cappello di pelliccia nera e al collo una collana d’oro, ma d’oro così spesso che ho pensato potesse venirmi la gobba. Per il resto, niente. A parte due ghepardi al guinzaglio. Sempre eleganti, e con quegli occhi bagnati di umiltà, che non rubano mai la scena, li abbini con tutto.” Piazza San Marco, Venezia, è il 1913 e questa donna è la “Divina Marchesa” Luisa Casati Stampa. La sua missione è una sola: trasformare la propria vita in un’opera d’arte. Tra ricevimenti folli a palazzo Venier dei Leoni, sedute spiritiche nelle rovine dell’Appia Antica, frequentazioni sopra le righe a Capri, e amanti come D’Annunzio, la Marchesa, eccentrica, libera e inarrivabile, in ogni notte di eccessi sfida le convenzioni dell’epoca bruciando fortune e pregiudizi. Ma fino a che punto si può giocare con l’eternità prima di essere travolti dal proprio mito?Tommaso, invece, si muove tra le feste patinate di una Milano frenetica e superficiale con un gin tonic sempre stretto in mano e l’ironia come corazza per mascherare quel senso di vuoto che si porta con sé. La storia della Divina Marchesa lo cattura, lo perseguita; in quella vita irregolare Tommaso intravede se stesso. Divina! racconta con ironia e leggerezza, attraverso due irresistibili voci narranti, quella della Marchesa e quella di Tommaso, l’eterna danza esistenziale tra immagine e realtà, tra ciò che mostriamo agli altri e ciò che custodiamo di più prezioso dentro di noi. Un turbinio divertente di paillettes, piume di pavone e feste in costume che ci conduce in un mondo fatto di lusso e di illusioni, dove la verità si annida nei dettagli più impensabili, apparentemente frivoli, ma che in realtà sono quelli che ci rendono davvero liberi di essere ciò che vogliamo.

Tommaso Zorzi è un caleidoscopio di parole affilate e riferimenti che appartengono al passato, capace di trasformare l’ironia in riflessione e la leggerezza in profondità. Milanese dallo charme impertinente, si divide tra televisione, social, scrittura e mondanità con il passo sicuro di chi sa osare e l’incertezza di chi è sensibile.