Qui non può succedere
«In vista delle elezioni USA e dal primo autore americano premio Nobel per la Letteratura, un romanzo distopico che 90 anni fa immaginava l’avvento di un regime totalitario populista negli States...»
Qui non può succedere
di Sinclair Lewis
Chiarelettere editore
Pubblicato nel 1935, Qui non può succedere rischia di rivelarsi un romanzo profetico. Sinclair Lewis, immagina una realtà alternativa in cui Franklin Delano Roosevelt, alle elezioni presidenziali del ’36, viene sconfitto dal senatore populista Berzelius Windrip. La sua vittoria segna una svolta nella storia degli Stati Uniti, decretando la fine della democrazia e l’avvento del fascismo oltreoceano. Dopo aver promesso drastiche riforme economiche e sociali nel segno di un ritorno al patriottismo e ai valori della tradizione per conquistare il favore degli elettori, “Buzz” Windrip assume gradualmente il controllo del governo con l’aiuto di una forza paramilitare senza scrupoli e instaura un regime che ricorda da vicino i totalitarismi europei.
Con questo brillante esperimento distopico, Lewis riesce ancora oggi ad aprirci gli occhi sul costante pericolo rappresentato dal tramonto delle democrazie: non un fatto del passato, ma un rischio quanto mai attuale.
Sinclair Lewis (1885-1951) è stato il primo statunitense a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1930. Tra le sue opere ricordiamo La via principale e Babbit.
