venerdì 29 novembre 2024

Scrivere al tempo di Chatgpt

Scrivere al tempo di Chatgpt
Articoli, temi, tesine, mail, lettere d'amore e prompt. Manuale per sopravvivere all'IA
di Angela Padrone
Rubbettino Editore

«L’intelligenza artificiale ci libera dalla necessità di imparare a scrivere bene? Studenti e adulti possono dimenticare temi,relazioni? I giornalisti smetteranno di scrivere articoli? E gli scrittori spariranno?»

L’intelligenza artificiale ci libera dalla necessità di imparare a scrivere bene? Nell’era di ChatGPT e dei suoi emuli, studenti e adulti possono dimenticare temi, sintesi, relazioni, mail? I giornalisti smetteranno di scrivere articoli? E gli scrittori spariranno? La risposta è no. Dopo anni di declino, cominciato con l’avvento della televisione, oggi c’è una rinascita della scrittura. La capacità di scrivere e comunicare è una competenza sempre più richiesta nel mondo del lavoro: le conoscenze tecniche diventano rapidamente obsolete, mentre le aziende cercano persone che sappiano organizzare un testo, condividere le emozioni, raccontare un’esperienza, motivare gli altri. E che riescano a imparare cose nuove. L’intelligenza artificiale, che all’inizio ha stupito e spaventato il mondo per la sua capacità di scrivere, tutte queste cose non le sa fare. E non solo perché è banale o perché sbaglia: quello migliorerà. Ma perché è nata proprio per essere prevedibile. Non avrà mai la forza e la fantasia dell’individuo. Però ChatGPT ha avuto il merito di riportare la scrittura sotto i riflettori. E ora la scrittura è decisiva anche per utilizzare l’Intelligenza Artificiale. Oggi dilaga il Prompt Engineering. Ma che cos’è il Prompt Engineering se non la capacità di porre le domande giuste alle macchine?

Angela Padrone giornalista, è laureata in Filosofia alla Sapienza di Roma. All’università, dopo la laurea, si è dedicata soprattutto allo studio della Storia Contemporanea e all’Antropologia Culturale. Poi, dopo un Master in Giornalismo alla Luiss, è entrata al «Messaggero», dove è rimasta una vita: ha cominciato come cronista alla fine degli anni ’80, ha lavorato per quasi vent’anni nell’ufficio dei Caporedattori, ed è stata per sette anni vice-Caporedattore Centrale. Nel 2022 ha iniziato a collaborare come docente a contratto con l’Università della Tuscia, dove ha insegnato Storia del Giornalismo e dove tiene un Laboratorio di Scrittura giornalistica. Ha pubblicato Precari e Contenti (Marsilio 2007), La sfida degli Outsider (2009), Imprese da Favola (2011). Ha contribuito al volume C’era una volta il Welfare State (Rubbettino 2009).