Confessioni dal cuore del potere
di Francesco Micheli
Solferino editore
«Innamorato del mare, del volo, della musica, raffinato collezionista d’arte, tutto sempre mantenendo quella spontaneità e curiosità nei confronti del mondo e quella capacità di divertirsi...»
Braccio destro di Eugenio Cefis, sodale e rivale di Enrico Cuccia, a stretto contatto con Carlo De Benedetti e Raul Gardini, commensale di Roberto Calvi, in barca con Gianni Agnelli e Marco Tronchetti, socio dissociato di Armani. Francesco Micheli è sempre stato nel cuore del potere economico italiano. Eppure, si è sempre mostrato schivo al riguardo: un capitalista riluttante, forse perché il suo percorso viene da lontano. Parte da Parma, da un padre pianista e docente, da una madre molto attenta alla scelta della scuola migliore. Oggi, passati gli ottant’anni, Micheli ripercorre nel suo primo libro questo viaggio che lo ha reso unico nel panorama della nostra finanza: innamorato del mare, del volo, fine musicista, raffinato collezionista d’arte, tutto sempre mantenendo quella spontaneità e curiosità nei confronti del mondo che lo ha animato sin da bambino, quella capacità di divertirsi, sullo sfondo delle note del jazz. Un memoir formidabile che racconta un nomade della cultura e della vita che continua a cercare il bel suono, un visionario che ripercorre una vita vissuta da esploratore, col vento in faccia, per assaporarne ogni attimo e scoprire che è prezioso. Molto più del denaro.
Francesco Micheli è un influente finanziere italiano, noto per la sua leadership nella Montedison di Cefis e Schimberni e la passione per la musica, filo rosso della sua vita. È passato alla storia per la scalata Bi-Invest che nel 1985 ha scosso il capitalismo italiano. Così come l’innovazione rivoluzionaria di Fastweb ha cambiato per sempre il paradigma della comunicazione. Seguita dalla scommessa di Genextra con Umberto Veronesi e di Nextalia accanto a Francesco Canzonieri. La grande passione per la cultura lo ha portato a guidare avventure imprenditoriali lungimiranti come Finarte e a ideare e sostenere progetti di grande qualità, a cominciare dal Concorso Pianistico Internazionale in onore di suo padre, insieme a Luciano Berio e Maurizio Pollini.