giovedì 17 aprile 2025

Iris, la libertà

Iris, la libertà
di Walter Veltroni
Rizzoli libri

«Corbari è diventato un mito. Il cavallo bianco, l’impermeabile stretto in vita, quegli occhi da baci, il coraggio dei travestimenti e delle beffe...»

«Sono i ricchi che dichiarano le guerre, ma sono i poveri che vanno a morire per loro». Iris Versari è nata in una famiglia romagnola povera, origini contadine, ma le piace studiare, non le pesano i chilometri che percorre a piedi d’inverno per andare a scuola (in primavera no, le aule si svuotano perché i bambini devono aiutare in casa). Il papà Angelo è tornato dalla Grande guerra con una brutta ferita alla schiena, la mamma Alduina deve sobbarcarsi i lavori pesanti e badare ai sei figli, tre femmine e tre maschi. Iris cresce guardando sua mamma che dal 1914 al 1932, «per diciotto anni ha fatto figli, uno dopo l’altro. È stata più gravida che normale, povera donna. Per questo adesso è malmessa. La vedo deperire, non si cura più, le sono caduti i denti e io un po’ mi vergogno. Ogni tanto piango pensando a lei, mentre vado a scuola, e mi dico che non farò così. Che voglio trovare un lavoro, prima che un marito. Che non mi piace essere una bestia da soma o da riproduzione, come è stata lei».Così Walter Veltroni ci presenta Iris Versari nelle prime pagine di Iris, la libertà, il nuovo romanzo che segue La scelta e La condanna, gli altri due romanzi pubblicati da Rizzoli e che compongono una «specie di trilogia», come spiega lo stesso Veltroni alla fine del volume, in libreria dall’8 aprile. Iris, la libertà narra la storia vera della leggendaria partigiana Iris Versari, alla quale l’ex sindaco di Roma, che è stato fondatore e primo segretario del Partito Democratico, direttore dell’“Unità” e vicepresidente del Consiglio, dà voce in queste pagine romanzate ma ispirate a un capitolo ancora vivido della storia d’Italia. Così Walter Veltroni prosegue il suo racconto della storia d’Italia lungo gli anni più tragici e conclusivi della Seconda guerra mondiale, scegliendo come protagonista una donna partigiana, una ragazza tanto giovane quanto decisa a ribellarsi al fascismo e al nazismo ma anche alle discriminazioni di genere e alle convenzioni del tempo, che lei rintraccia e combatte fin da piccola in famiglia e poi dentro la Resistenza. Iris si ribella al ruolo di moglie e madre affibbiate alle donne dalla società fin da piccola, guardando alla misera vita della madre, così come si ribella al ruolo secondario affidato alle donne dagli uomini della Resistenza nel momento in cui incontra Silvio Corbari e se ne innamora fulmineamente:«Corbari è diventato un mito. Il cavallo bianco, l’impermeabile stretto in vita, quegli occhi da baci, il coraggio dei travestimenti e delle beffe, la sfrontatezza di dichiarare sempre, per qualsiasi azione, il suo nome come responsabile per evitare le rappresaglie. Corbari è leggenda, è sogno, fa battere i cuori. Più i fascisti lo cercano freneticamente, con la bava alla bocca, più lui si fa spirito, materia invisibile, folletto che alberga nel cuore di ciascuno come eroe del riscatto popolare, della fine di ogni cosa brutta: del regime, della guerra, dell’occupazione straniera, della fame.»

Walter Veltroni è nato a Roma il 3 luglio 1955. È stato direttore dell’Unità, vicepresidente del Consiglio e ministro per i Beni e le attività culturali, sindaco di Roma, fondatore e primo segretario del Partito democratico. Oltre al primo capitolo delle indagini del commissario Buonvino, Assassinio a Villa Borghese, pubblicato sempre da Marsilio nel 2019, ha scritto vari romanzi, tra i quali La scoperta dell’alba (2006), Noi (2009), L’isola e le rose (2012), Ciao (2015), Quando (2017), tutti editi da Rizzoli. Ha realizzato diversi documentari tra i quali Quando c’era Berlinguer (2014), I bambini sanno (2015), Indizi di felicità (2017), Tutto davanti a questi occhi (2018) e la serie sulla storia dei programmi televisivi Gli occhi cambiano (2016). Nel 2019 è uscito il suo primo film, C’è tempo. Collabora con il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport.